Equilibrio naturale. Cosa succede se viene scardinato?

Quello che rientra nella categoria “unpopolar opinions” di certo non mi spaventa. Non mi nascondo dietro a un dito nel dire che quando l’equilibrio naturale viene scardinato…diveniamo più vulnerabili alle pandemie!

Quello che solamente si fiutava nell’aria mesi fa nel bel mezzo del lockdown, si è dimostrato essere scientificamente provato oggi. Di cosa sto parlando? Di un tema molto spinoso e delicato, ma del quale non possiamo voltarci dall’altra parte o tapparci le orecchie, ovvero di quanto l’inquinamento abbia velocizzato la diffusione del covid-19.

Cosa succede se l’equilibrio naturale viene scardinato?

22 marzo 2020. Il sole 24 ore: «La SIMA – Società Italiana di Medicina Ambientale in un suo documento di posizione, condiviso con strutture dell’Università di Bologna e dell’Università di Bari, indica delle pubblicazioni scientifiche che correlano l’incidenza dei casi di infezione virale con le concentrazioni di particolato atmosferico. Il particolato atmosferico, secondo le considerazioni contenute nel documento, può fungere da vettore di trasporto per i virus. […]»

Quando l'equilibrio naturale viene scardinato
Foto 1. Inquinamento su Milano

In quella data, il quotidiano di approfondimento economico-finanziario non si appresta ancora a dare risposte certe.

Infatti si sostiene che «sulle considerazioni riportate dalla SIMA, va detto che il documento di posizione non è una pubblicazione scientifica. Non dimostra, cioè, con metodo scientifico le correlazioni di cui parla ma esprime l’analisi – basata su letteratura scientifica relativa ad altri virus – svolta da un gruppo di esperti e non sottoposta a revisione tra pari (condizione, questa, necessaria per una pubblicazione scientifica)».

Quando l'equilibrio naturale viene scardinato
Foto 2. Inquinamento su Milano. Scattata da me in data 18 luglio 2021. È ben visibile una coltre di smog al centro della fotografia.

In quei giorni di pieno caos, sono state innumerevoli le news che hanno affollato le riviste online e cartacee trattando l’argomento inquinamento, ma da un’altra prospettiva ugualmente rilevante. Potremmo osare dire che, “grazie” al lockdown, le emissioni di Co2 sono incredibilmente diminuite. Abbiamo respirato, soprattutto chi come me popola una grande città, un’aria fresca e sana, abbiamo osservato un cielo terso e limpido.

Equilibrio naturale scardinato e correlazione fra Covid-19 ed inquinamento

Il sito di 3bmeteo ci segnala che «l’aria inquinata e in particolare le polveri sottili, favoriscano la virulenza di contagio da Covid-19», una correlazione diretta sulla quale si stanno effettuando ancora studi e analisi.

Questo spiegherebbe infatti il contagio particolarmente elevato da Coronavirus sulla Valpadana, in particolare il rate innescato dai focolai lombardi. Non a caso Brescia e Bergamo sono le province più duramente colpite, province che di fatto risultano tra le mediamente più inquinate d’Italia». Continua sostenendo che «le polveri sottili avrebbero così esercitato un cosiddetto ‘boost‘, ovvero accelerazione nel contagio dell’infezione. […] Di fatto le polveri sottili fungono da nuclei di trasporto (cosiddetti Carriers) per il virus, che proprio grazie a loro può fluttuare a più elevate concentrazioni nell’aria ma anche viaggiare a più lunghe distanze».

Sono tanti altri i siti in cui si afferma questa atroce correlazione. Ma la notizia sorprendente mi è giunta questa stasera, tramite un servizio del telegiornale skytg24. Si è trattato di un’intervista fatta alla Direttrice del Programma di Conservazione del WWF, Isabella Pratesi, figlia del fondatore Fulco Pratesi. Ella ci rende dotti dell’evidenza che se l’equilibrio naturale si scardina, possono esserci gravi conseguenze.

Opinione della Direttrice del Programma di Conservazione del WWF

Ella sostiene che l’attività dell’uomo si è spinta troppo oltre, sovraccaricando e scomponendo quegli equilibri perfetti che caratterizzano la natura la quale ha permesso la nascita e la sopravvivenza nei secoli della specie umana. Le azioni umane hanno dato vita alle condizioni perfette per la diffusione delle pandemie, in quanto i virus facendo parte di questi equilibri, possono rimanere innocui, ed anzi utili, solo se tali equilibri vengono gestiti con intelligenza e con lungimiranza.

Quando, invece, questi ecosistemi calibrati perfettamente, vengono polverizzati si apre la strada alla diffusione dei virus in maniera non più controllata, che può sfociare più facilmente in una pandemia. La stessa Pratesi afferma che questo tema è sommerso e celato dai governi poiché alla base dell’attuale e delle future società vi è la distruzione della natura e – questo porterà irrimediabilmente all’estinzione della nostra specie.

I toni tragici della sua intervista si dispiegano in un incoraggiamento rivolto a tutti noi – piccoli e grandi, inermi e potenti – con il fine di cambiare i nostri stili di vita, rivedere i nostri modelli di consumo (in sostanza abbracciare uno stile di vita “sostenibile) e, quindi, invertire la rotta del collasso prima che i danni diventino irreversibili.

A valle di queste autorevoli considerazioni, possiamo affermare con certezza che quando l’equilibrio naturale si scardina, diveniamo più vulnerabili alle pandemie. Dunque esiste fermamente una correlazione fra Virus ed Inquinamento ed è più urgente che mai!

 

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