Lo Sviluppo Sostenibile: definizione e tipologie

Abbiamo già parlato di sostenibilità e del suo reale significato (QUI). Partendo proprio da questo primo assunto, vorrei approfondire ed andare oltre per comprendere al meglio come raggiungere effettivamente lo Sviluppo Sostenibile.

Cosa significa “Sviluppo Sostenibile”?

Lo sviluppo sociale ed economico per poter essere definito “sostenibile” deve attuarsi in modo tale da minimizzare gli impatti dannosi provocati dall’attività economica che ricadrebbero inevitabilmente sulle generazioni future. Si deve quindi pensare ad uno sviluppo economico che duri nel lungo periodo. Per fare questo è necessario utilizzare degli indicatori come il prodotto nazionale lordo pro capite o il consumo reale pro capite dei beni e dei servizi.

Ricordiamoci che lo sviluppo è sostenibile quando lo stock di capitale trasferito ad una generazione futura non è inferiore a quello posseduto dalla generazione di ora.

Diverse tipologie dello Sviluppo Sostenibile

Esistono due diverse concezioni di Sviluppo Sostenibile.

  1. Sostenibilità debole
  2. Sostenibilità forte

Con la sostenibilità debole cosa s’intende?

È possibile trasferire alle generazioni future uno stock di capitale inferiore, fintantoché si può compensare la perdita con un aumento di stock infrastrutturale o di un altro tipo di capitale fisico prodotto dall’uomo. Ciò significa che seppure vi saranno meno risorse naturali da trasferire, se aumentano ad esempio le infrastrutture (come strade o ferrovie) allora la generazione futura potrà giovare di un miglioramento.

È una definizione totalmente sconsiderata che sposa l’assunto della perfetta sostituibilità fra le varie forme di capitali.

Come se un prato fosse equiparabile ad un nuovo centro commerciale! Si crea un valore economico che sostituisce l’elemento naturale precedente. Non si pensa al valore intrinseco del bene naturale indipendente dall’utilizzo.

A voi i commenti.

Quando parliamo di sostenibilità forte si va invece in tutt’altra direzione.

Non vi è alcuna perfetta sostituibilità tra le forme di capitale. Gli elementi naturali non sono sostituibili da elementi artificiali creati dall’uomo. Il paesaggio, lo spazio, la natura, la tranquillità sono parte di un capitale naturale critico e devono essere tutelati in quanto non sostituibili.

Lo Sviluppo Sostenibile come si misura?

La regola base dello Sviluppo Sostenibile stabilisce che un’economia deve risparmiare per poter compensare il deprezzamento del capitale fabbricato dall’uomo e del capitale naturale (sarà mia cura illustrare le differenze fra le varie forme di capitale in un prossimo articolo).

Se un’azienda non risparmia sufficiente denaro da reimmettere nella propria attività sotto forma di risorse, per rimpiazzare macchinari o edifici logorati, riscontrerà nel breve tempo un deprezzamento forte della sua attività tanto da diventare insostenibile.

In altre parole, il tasso di risparmio annuale deve essere superiore o uguale al deprezzamento del capitale fabbricato dall’uomo o del capitale naturale.

Possiamo esprimere il tutto attraverso un’intuitiva formula:

Indicatore di sostenibilità Z= tasso di risparmio lordo (S/Y) – deprezzamento del capitale fabbricato dall’uomo (dM/Y)- deprezzamento del capitale naturale (dN/Y) ≥ 0

Quindi per verificare l’indicatore della sostenibilità, Z deve essere superiore o uguale allo zero.

Cosa fa l’Unione Europea riguardo il tema dello Sviluppo Sostenibile?

Per contrastare gli impatti negativi della crisi dovuta all’epidemia in corso, l’Unione Europea ha varato lo strumento definito “Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza” il quale è contenuto all’interno del NextGenerationEU. Questo strumento si rivolge a tutti i Paesi membri dell’Unione mettendo a disposizione per loro 672,5 miliardi di Euro.

La vera novità consiste nel fatto che la stessa Europa ha fortemente consigliato (ai fini dell’erogazione dei fondi) di includere nei piani di Investimento dei Paesi membri, il raggiungimento di alcuni obiettivi chiave che perfettamente sposano l’ambito della sostenibilità ambientale. Vediamone alcuni:

  • Rinnovare l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati;
  • Velocizzare la transizione all’energia pulita;
  • Accelerare lo sviluppo e l’utilizzo delle risorse rinnovabili;
  • Promuovere tecnologie pulite adeguate alle esigenze future per accelerare l’uso di sistemi di trasporto sostenibili, accessibili e intelligenti.

Tutto questo è indirizzato ad un decisivo cambio di rotta dei Paesi membri dell’UE al fine di raggiungere e mantenere l’obiettivo di sostenibilità.

lo sviluppo sostenibile: un occhio alle future generazioni.

Per concludere, oltre a tenerci aggiornati sull’andamento delle legislazioni dall’alto e dei comportamenti aziendali, soffermiamoci a pensare ogni giorno alle decisioni che prendiamo e ai relativi impatti.

Siamo noi tutti i fautori del Pianeta prossimo e dobbiamo attenzionarci ogni giorno sulle conseguenze delle nostre azioni.

 

2 commenti su “Lo Sviluppo Sostenibile: definizione e tipologie”

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